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Benvenuti a tutti. Ciao bambini. Sono la maestra Rosaria. Sorpresi? Anche se in ritardo ho mantenuto la promessa ed ora eccomi qua, su questo blog, dove passeremo un po' di tempo insieme. Saluto anche tutti i bambini e le colleghe che non conosco, sperando che vorranno condividere con noi esperienze, emozioni, sentimenti, sensazioni, idee.
Allora pronti? Salite tutti a bordo e ripercorriamo insieme le tappe più significative del nostro percorso.

mercoledì 11 dicembre 2013

Effetto sorprendente!

Stamani in tanti, quasi tutti, per la verità, mi avete chiesto di continuare a prestare “servizio” per gli altri e, come ieri, ne avete sperimentato gli effetti in modo immediato provando entusiasmo, divertimento, gioia, volontà nel continuare questo esercizio del “cuore”. Ma a volte, gli effetti del servizio possono verificarsi a lungo termine. Vi propongo,  a tal proposito una storia molto bella  per chiarire il concetto e di leggere domani la conclusione per un… “effetto a lungo termine sorprendente”.
Buona lettura.
«Durante un viaggio notturno in aereo con la figlioletta di due anni una giovane madre fu costretta per il maltempo a fare sosta all’aeroporto di Chicago, dove rimase senza mangiare, senza ricambio di pannolini per la piccola e senza denaro. Inoltre era incinta di due mesi e il  medico le aveva detto di non portare la piccola in braccio a meno che non fosse assolutamente necessario. Essa fece la fila per ore cercando di procurarsi i biglietti per un volo diretto nel Michigan.

 
L’aeroporto era rumoroso, pieno di passeggeri stanchi, nervosi e irritabili, e la donna li sentiva lamentarsi perché la sua bambina piangeva e si trascinava sul pavimento dietro a lei quando la fila si spostava in avanti. Nessuno si offrì di aiutare la donna a tenere la sua bambina bagnata, affamata e sfinita. Poi, come in seguito raccontò la donna stessa, ‹un uomo venne verso di noi e sorridendo gentilmente disse: «Posso fare qualcosa per aiutarla?» Con un sospiro di gratitudine accettai l’offerta di quell’uomo.
                        
Egli sollevò dal freddo pavimento la mia bambina singhiozzante e la tenne con affetto tra le braccia mentre con dolcezza le dava dei colpetti sulla schiena. Poi mi chiese se poteva dare alla piccola una caramella. Quando la bambina si fu calmata, l’uomo la portò con sé e con gentilezza parlò a quelli che mi precedevano nella fila. Disse loro che io avevo bisogno di aiuto. E avendo avuto una risposta favorevole, egli si portò presso la biglietteria (che era in cima alla fila) dove prese accordi con il personale perché io potessi salire sul primo aereo per il Michigan. Poi l’uomo ci accompagnò verso una panchina dove ci fermammo a parlare per qualche minuto. E dopo, quando fu certo che non mi mancava nulla, se ne andò per la sua strada. Circa una settimana dopo vidi una foto dell’apostolo Spencer W. Kimball e lo riconobbi come l’uomo dell’aeroporto»
Edward L. Kimball e Andrew E. Kimball jun., Spencer W. Kimball, Salt Lake City, [1977], 334).
Gesù disse: «Chiunque fra voi vorrà essere primo, sarà vostro servitore»
(Mi raccomando di non perdere la lettura di domani.)

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