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Benvenuti a tutti. Ciao bambini. Sono la maestra Rosaria. Sorpresi? Anche se in ritardo ho mantenuto la promessa ed ora eccomi qua, su questo blog, dove passeremo un po' di tempo insieme. Saluto anche tutti i bambini e le colleghe che non conosco, sperando che vorranno condividere con noi esperienze, emozioni, sentimenti, sensazioni, idee.
Allora pronti? Salite tutti a bordo e ripercorriamo insieme le tappe più significative del nostro percorso.

giovedì 19 dicembre 2013

Continuiamo a brillare di gioia

Leggenda di Natale
Una sera le stelline più vicine a mamma luna dissero: «Perché dobbiamo star sempre ferme nello stesso posto? Noi desideriamo muoverci: lasciaci andare, mamma.»
La luna non sapeva che fare: non poteva lasciarle muovere tutte, perché avrebbero messo in disordine il cielo; così pensò di accontentarne una sola, la più buona e la più umile.
C'era infatti una stellina che non si lamentava mai, se ne stava quasi nascosta e mandava una luce debole debole. La povera stellina aveva una punta rotta e ne provava tanta vergogna.
La mamma volle renderla felice e coprì la punta spezzata con una bella
striscia di argento, lunga e svolazzante. La stellina, quando si vide così bella, risplendette di una luce più viva.
Mamma luna le disse: «Va' pure un po' a spasso, cara, va' dove vuoi.»
La buona stellina volle rendersi utile a qualcuno. Guardò sulla terra, e vide tre Re che andavano sui cammelli, e senti che cercavano il Bambino Gesù per adorarlo.
Allora si abbassò, si abbassò, finché i tre Re la videro.
«Oh!» gridarono «una stella cometa che si muove nel cielo! Seguiamola!»
La stellina li guidò fino ad una capanna piena di luci e di canti.
Su un povero giaciglio il Bambino Gesù apriva le braccia in un gesto d'amore.
I Re lo adorarono e gli offrirono doni.
La stellina, che si era posata sul tetto, si sentì felice.

La stellina umile e buona ora brilla di gioia  perché ha saputo rendersi utile agli altri. 
Non dimenticherò mai il giorno in cui, camminando per una strada di Londra, vidi un uomo seduto, che sembrava terribilmente solo. Andai verso di lui, gli presi la mano e la strinsi. Lui allora esclamò: "Dopo tanto tempo, sento finalmente il calore di una mano umana". Il suo viso s'illuminò. Sentiva che c'era qualcuno che teneva a lui. Capii che un'azione così piccola poteva dare tanta gioia.
Madre Teresa di Calcutta
 
 VALORE DI UN SORRISO
Donare un sorriso rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante
ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia
dà sostegno nel lavoro
ed è segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco
rinnova il coraggio nelle prove
e nella tristezza è medicina.
E se poi incontri chi non te lo offre
sii generoso e porgigli il tuo:
nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come colui che non sa darlo.
P.Faber
 
Bambini seguiamo… la stella cometa e continuiamo a brillare di gioia rendendoci utile agli altri. Non è necessario fare grandi cose,  è importante però  esercitarsi ad avere cuore attento.
Col tempo esso brillerà sempre di più
 

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