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Benvenuti a tutti. Ciao bambini. Sono la maestra Rosaria. Sorpresi? Anche se in ritardo ho mantenuto la promessa ed ora eccomi qua, su questo blog, dove passeremo un po' di tempo insieme. Saluto anche tutti i bambini e le colleghe che non conosco, sperando che vorranno condividere con noi esperienze, emozioni, sentimenti, sensazioni, idee.
Allora pronti? Salite tutti a bordo e ripercorriamo insieme le tappe più significative del nostro percorso.

sabato 12 settembre 2015

Un nuovo inizio


Carissimi  alunni delle classi quinte vi aspettiamo lunedì, 14 settembre 2015, alle ore 8.00 nella sede “Scarlatti ” del neo Istituto Comprensivo Costiero.
Scopriremo insieme la nuova realtà, poi tutti insieme partiremo alla scoperta di mondi fantastici e avvincenti.  Peccato solo che la prima settimana si uscirà alle ore 12.00... vero? Ansiose si rivedervi vi auguriamo tanto amore, tanta passione e serenità per questo nuovo cammino da percorrere.

 


martedì 30 giugno 2015

Il meglio di un anno...4

Come promesso, pubblico le attività progettuali che maggiormente vi hanno coinvolto. Vi auguro una “bellissima, stupenda, meravigliosa, frizzante, divertente, spumeggiante ESTATE!!! Ci rivedremo a settembre e fate i buoni … se potete. Per una  visualizzazione fullscreen (a tutto schermo) cliccate con il mouse sull'icona in basso a destra.
 


domenica 28 giugno 2015

La performance di fine anno

5 giugno 2015
“Di questa TV non se ne può più!!!”

Nell’ambito del progetto interdisciplinare adattiamo la farsa in musica di Concetta Silvestri “Di questa TV non se ne può più!!!” con la nostra insegnante di laboratorio Maria Staiano
 
 
La farsa non è altro che la parodia ironica e critica del mondo falso di certa televisione fatta di reality e talk show che innescano un circolo vizioso di accettazione e addirittura emulazione degli stereotipi che ci vengono imposti dai media. È un invito a riflettere e a ridere di un mondo finto e cafone di certi spettacoli per poterli “guardare” in modo critico e selettivo.
 












sabato 27 giugno 2015

Sorgenti di...vita

Nei giorni 26 febbraio e  21 aprile 2015 approfondiamo le nostre conoscenze sugli aspetti naturali e tecnologici del ciclo idrico della nostra bellissima cittadina, Vico Equense.
Gli esperti Enzo Guida e Giuseppe Strano ci fanno da … ciceroni.

                            (Donne al pozzo di Paul Signac, olio su tela - 1892)
Quando i nostri nonni erano piccoli…
 
In tutte le abitazioni non mancavano le cisterne e i pozzi dove confluiva l’acqua piovana dai tetti, mantenuti sempre puliti e tinteggiati con calce viva. Le cisterne si pulivano accuratamente almeno una volta all’anno e, per impedire la proliferazione di animaletti, si immergeva nell’acqua  del pozzo una grossa pietra di calce viva. Un altro modo per disinfestare le cisterne era quello di usare delle anguille d’acqua dolce che si nutrivano dei piccoli insetti scuri volgarmente chiamati “capuozzi.”
L’acqua dei pozzi veniva usata per il bucato e per le faccende domestiche, raramente si adoperava per cucinare. L’acqua si attingeva dai pozzi con un secchio legato ad una fune; quando la fune si rompeva si recuperava il secchio dal fondo del pozzo con piccola ancora, chiamata "porpara", legata all'estremità di una fune.
Durante l’estate l’acqua piovana scarseggiava per cui le cisterne rimanevano asciutte. Le persone allora  si approvvigionavano di acqua recandosi alle fontanine pubbliche, dislocate in vari punti del Paese, con secchi, recipienti, damigiane e facendo file interminabili.
 

Le sorgenti di Vico Equense
 
Le sorgenti di cui abbiamo raccolto notizie e che alimentavano le fontanine sono la sorgente della Sperlonca, la sorgente di Capo d’Acqua, e la sorgente Acqua Santa.
 

Localizziamo sulla mappa le sorgenti  


 La sorgente della Sperlonca
 
 
L’ acqua sorgiva della Sperlonga, che esce incessantemente da una fonte naturale che scorre dalle pendici del Monte Faito, alimentava tutta la città di Vico Equense e i due  mulini idrici per la macina di grano e olive.
 
2013-aprile12
 La sorgente di Capo d'Acqua
La sorgente è formata da un abbeveratoio che raccoglie l’acqua che sgorga gocciolando dalla roccia. Qui sono presenti le larve di rospi e salamandre. La parete di roccia è grondante d’acqua ed è ricoperta di muschi e felci. 
 
La sorgente Acqua Santa
La leggenda vuole che a far sgorgare l’acqua dalla roccia sia stato San Michele con un colpo di lancia. La sorgente è fondamentale per la crescita di alcune delle specie protette ed è anche un’importante stazione di riproduzione per la salamandra pezzata e luogo prediletto per l’approvvigionamento d’acqua dolce per numerosi uccelli e mammiferi.
Faito - il luogo detto dell'Acqua Santa (foto Maurizio Cuomo)
Pianticella di Pinguicula vicino alla sorgente. Fiorisce in primavera con innumerevoli sfumature viola.
 
 
 

Le conoscenze apprese attraverso i ricordi, i racconti dei nonni,  gli esperti, relativamente all’uso e consumo delle risorse idriche del nostro Territorio, ha accresciuto in noi la consapevolezza del valore inestimabile del “Bene Acqua”

giovedì 25 giugno 2015

"Io faccio la differenza"

Partecipiamo al progetto “Io faccio la differenza” proposto dal comune di Vico Equense  per consolidare le nostre conoscenze sullo smistamento dei rifiuti.




 
MisterVIc in “carta e ossa” ci spiega il corretto conferimento dei rifiuti nei vati contenitori. 

Partecipiamo alla gara del “riconoscimento dei rifiuti”












Giocando e divertendoci, ora “differenziamo” più convinti le varie tipologie di rifiuti e il relativo corretto smistamento.
Un grazie di cuore agli ideatori, agli organizzatori del progetto e a…MisterVic in “carta ed ossa.”

 
 

Noi... insegnanti!

Un ponte tra una scuola e l’altra
20 aprile 2015

Aiutiamo i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia a familiarizzare con le insegnanti e con gli spazi laboratoriali della scuola.  
Spieghiamo ai bimbi della scuola dell’Infanzia che l’aria ha un peso conducendo un esperimento: abbiamo capovolto un bicchiere colmo d'acqua chiuso da un cartoncino e verificato che l'acqua non esce perché il peso dell'aria tiene il cartoncino perfettamente aderente al bordo del bicchiere. Abbiamo detto loro che il peso dell’aria si chiama pressione atmosferica.



Sperimentiamo che la combustione avviene in presenza di aria: copriamo la candela accesa con un barattolo di vetro e… «per magia o per mancanza di ossigeno?»  la fiammella si spegne.
 Quanti vulcani da osservare: quiescenti, attivi, estinti e poi … il nostro Vesuvio!

Illustriamo ai bimbi dell’ ultimo anno della scuola dell’Infanzia le fasi dell’eruzione vulcanica.
 
 
 
Conduciamo alcuni esperimenti  sulle proprietà dell'aria, come quello di mettere un fazzoletto di carta sul fondo di un bicchiere e poi immergerlo in modo perpendicolare in una vaschetta piena d’acqua, verificando e facendo stupire i bimbi «piccoli» che la presenza dell’aria dentro il bicchiere ha impedito al fazzoletto di bagnarsi.
 
  
 
Quando i bambini fanno: «Ooh!!!»