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Benvenuti a tutti. Ciao bambini. Sono la maestra Rosaria. Sorpresi? Anche se in ritardo ho mantenuto la promessa ed ora eccomi qua, su questo blog, dove passeremo un po' di tempo insieme. Saluto anche tutti i bambini e le colleghe che non conosco, sperando che vorranno condividere con noi esperienze, emozioni, sentimenti, sensazioni, idee.
Allora pronti? Salite tutti a bordo e ripercorriamo insieme le tappe più significative del nostro percorso.

martedì 11 dicembre 2012

Il vero Spirito del Natale

La città smemorata
Una volta, in una piccola città, uguale a tante altre, cominciarono a succedere dei fatti strani. I bambini dimenticavano di fare i compiti, i grandi si dimenticavano di togliersi le scarpe prima di andare a dormire, nessuno si salutava più. Le porte della chiesa rimanevano chiuse. Le campane non suonavano più. Nessuno sapeva più le preghiere.
Un lunedì mattina, però, un maestro domandò ai suoi alunni: «Perché ieri non siete venuti a scuola?»
«Ma ieri era domenica!» risposero gli scolari, «La domenica non c'è scuola»
«Perché? », chiese il maestro.
Gli alunni non seppero che cosa rispondere.
Si avvicinava il Natale.
«Perché suonano questa musica dolce?»
«Perché sull'albero ci sono le candele?»
Nessuno lo sapeva.
Due amici avevano litigato: si erano insultati fino a diventare rauchi. «Ora non ho più nessun amico», pensava tristemente uno di loro il giorno dopo. E non sapeva che cosa fare.
La piccola città si faceva sempre più grigia e triste. La gente diventava ogni giorno più egoista e litigiosa.
«Ho l'impressione di aver dimenticato qualcosa», ripetevano tutti.
Un giorno soffiava un forte vento tra i tetti, così forte da smuovere le campane della chiesa. La campana più piccola suonò. Improvvisamente la gente si fermò e guardò in alto. E un uomo per tutti esclamò: «Ecco che cosa abbiamo dimenticato: Dio! »

Bruno Ferrero Cerchi nell’acqua


Bambini, questa storia potrebbe essere vera per molti, anche a Natale. Presi dal vortice del periodo natalizio, dalla lista di cose da fare o dai regali che si devono fare, si sottrae o non si dedica tempo agli amici, alla famiglia, alle persone care, ai bisognosi, agli afflitti, dimenticandosi così di Dio.
Cerchiamo allora di vivere l’Avvento in modo creativo, diamo spazio alla preghiera, viviamo l’amore per gli altri, la solidarietà, l’amicizia, la fratellanza. Andiamo incontro a Gesù facendogli sentire la nostra partecipazione, il nostro amore, la nostra gioia.
Seguiamo la sua Luce e promuoviamo il vero spirito natalizio rendendo il Natale una vera festa. Vogliamo provare insieme?
Giovedì sentirò le vostre proposte su cosa si può e di deve fare per non dimenticare Dio,  il vero spirito di Natale

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