Siamo ormai alla quarta e ultima settimana d'Avvento e sempre di più ci avviciniamo alla Capanna dove, da più di duemila anni, nasce un Bambinello che è fonte di Luce, Amore, Speranza, Gioia per l’intera umanità.
Accendiamo la festa nei nostri cuori, il Natale è ormai ad un soffio da noi!
Rafforziamo il tempo della nostra attesa rinnovando nei nostri cuori la pace, l’amore, speranza, la carità, la fede. Andiamo incontro a Gesù con le lampade accese. La sua parola di salvezza illuminerà la nostra strada.
Vieni Gesù. Ti aspettiamo.
Questo non si era mai visto: una candela che rifiuta di accendersi. Tutte le candele dell'armadio inorridirono. Una candela che non voleva accendersi era una cosa inaudita! Mancavano pochi giorni a Natale e tutte le candele erano eccitate all'idea di essere protagoniste della festa, con la luce, il profumo, la bellezza che irradiavano. Eccetto quella giovane candela rossa e dorata che ripeteva ostinatamente: «No e poi no! Io non voglio bruciare. Quando veniamo accese, in un attimo ci consumiamo. Io voglio rimanere così come sono, elegante, bella e soprattutto intera.».
«Se non bruci è come se fossi già morta senza essere vissuta», replicò un grosso cero, che aveva già visto due Natali. «Tu sei fatta di cera e stoppino, ma questo è niente. Quando bruci sei veramente tu e sei completamente felice». «No, grazie tante», rispose la candela rossa. « Ammetto che il buio, il freddo e la solitudine sono orribili, ma è sempre meglio che soffrire per una fiamma che brucia». «La vita non è fatta di parole e non si può capire con le parole, bisogna passarci dentro», continuò il cero. «Solo chi impegna il proprio essere cambia il mondo e allo stesso tempo cambia se stesso. Se lasci che la solitudine, buio e freddo avanzino, avvolgeranno il mondo». «Vuoi dire che noi serviamo a combattere il freddo, le tenebre e la solitudine?». «Certo!», ribadì il cero. «Ci consumiamo e perdiamo eleganza e colori, ma diventiamo utili e stimati. Siamo i cavalieri della luce». «Ma ci consumiamo e perdiamo forma e colore». «Sì, ma siamo più forti della notte e del gelo del mondo», concluse il cero.
Così anche la candela rossa e dorata si lasciò accendere. Brillò nella notte con tutto il suo cuore e trasformo in luce la sua bellezza, come se dovesse sconfiggere da sola tutto il freddo e il buio del mondo. La cera e lo stoppino si consumarono piano piano, ma la luce della candela continuò a splendere a lungo negli occhi e nel cuore degli uomini per i quali era bruciata.
«Se non bruci è come se fossi già morta senza essere vissuta», replicò un grosso cero, che aveva già visto due Natali. «Tu sei fatta di cera e stoppino, ma questo è niente. Quando bruci sei veramente tu e sei completamente felice». «No, grazie tante», rispose la candela rossa. « Ammetto che il buio, il freddo e la solitudine sono orribili, ma è sempre meglio che soffrire per una fiamma che brucia». «La vita non è fatta di parole e non si può capire con le parole, bisogna passarci dentro», continuò il cero. «Solo chi impegna il proprio essere cambia il mondo e allo stesso tempo cambia se stesso. Se lasci che la solitudine, buio e freddo avanzino, avvolgeranno il mondo». «Vuoi dire che noi serviamo a combattere il freddo, le tenebre e la solitudine?». «Certo!», ribadì il cero. «Ci consumiamo e perdiamo eleganza e colori, ma diventiamo utili e stimati. Siamo i cavalieri della luce». «Ma ci consumiamo e perdiamo forma e colore». «Sì, ma siamo più forti della notte e del gelo del mondo», concluse il cero.
Così anche la candela rossa e dorata si lasciò accendere. Brillò nella notte con tutto il suo cuore e trasformo in luce la sua bellezza, come se dovesse sconfiggere da sola tutto il freddo e il buio del mondo. La cera e lo stoppino si consumarono piano piano, ma la luce della candela continuò a splendere a lungo negli occhi e nel cuore degli uomini per i quali era bruciata.
Accendiamo insieme
Accendiamo insieme
la festa di Natale
con tante luci e suoni
e un gesto di bontà.
In ogni angolo del mondo
ha un colore il girotondo,
ma tutti aspettano a Natale
un qualcosa di speciale.
Mille sono gli auguri
per ogni persona e ogni età,
ma tutti sperano a Natale
che un sorriso passi là.
Una stella su nel cielo
oggi per tutti brillerà,
la speranza che domani
qualche cosa cambierà.
Noi bambini festeggiamo
e un regalo arriverà
stiamo tutti più vicini:
questa è la felicità.
Accendiamo insieme
la festa di Natale
con tante luci e suoni
e un gesto di bontà.
Accendiamo la festa nei nostri cuori, il Natale è ormai ad un soffio da noi!
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