I pastori vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge.
Ad un tratto un angelo del Signore apparve in mezzo a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da gran spavento, ma l’angelo disse loro:
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare in cielo, i pastori dicevano tra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere.»
Andarono e…
Andarono e…Ecco! Una grotta! Un Bambino giaceva sulla paglia: era Gesù, Speranza di pace, di salvezza per tutti i popoli e per tutte le culture della Terra.
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. (Luca 2, 8-20).
Inizia l’eterno incanto, il Natale.
I pastori hanno creduto in Dio e alle sue parole. Andiamo anche noi a Betlemme, c’è una culla che abbiamo tanto atteso, c’è un Bambinello che rinasce per ricordarci che la pace, l'amore, la speranza, la fede iniziano da noi, dal nostro cuore, dalla nostra volontà nel credere, nel desiderare e volere un futuro migliore per tutti. Se ascoltiamo la sua Parola, insieme ce la faremo! Crediamoci anche noi come fecero i pastori.
Per quelli che mi riconoscono,
la mia giustizia sorgerà come il sole.
I suoi raggi porteranno la guarigione
la mia giustizia sorgerà come il sole.
I suoi raggi porteranno la guarigione
A Gesù Bambino
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.