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Benvenuti a tutti. Ciao bambini. Sono la maestra Rosaria. Sorpresi? Anche se in ritardo ho mantenuto la promessa ed ora eccomi qua, su questo blog, dove passeremo un po' di tempo insieme. Saluto anche tutti i bambini e le colleghe che non conosco, sperando che vorranno condividere con noi esperienze, emozioni, sentimenti, sensazioni, idee.
Allora pronti? Salite tutti a bordo e ripercorriamo insieme le tappe più significative del nostro percorso.

mercoledì 4 aprile 2012

Pasqua, nascita di una tradizione


La tradizione di festeggiare la  Pasqua  risale a tempi remotissimi
Tra i popoli semiti il primo novilunio dopo l'equinozio di primavera coincideva con l'inizio del mese di Nisan, il mese in cui i pastori, dopo aver celebrato la loro "pasqua" scendevano alle valli.
Il nome deriva dall'ebraico pesàh che significa "passare oltre" e "saltare", indicava la cerimonia dei pastori ebrei che al primo plenilunio di primavera, prima di partire per i pascoli estivi, immolavano i primi nati del gregge il cui sangue veniva sparso sulle capanne e sugli animali per proteggere le famiglie e le greggi dalle calamità.
Durante la cerimonia si svolgeva una danza rituale che consisteva in una serie di salti, da qui il nome di "pasàh" (saltare).
Successivamente la cerimonia acquisì il valore di rievocazione e fu legata all'episodio dell'Angelo Sterminatore che passò oltre le porte delle case ebree contrassegnate con il sangue dell'agnello sacro, uccidendo solo i primogeniti degli egiziani:
Il giorno prima della fuga dall'Egitto Mosé ordinò ad ogni famiglia del suo popolo di immolare, quella sera stessa, un capo di bestiame giovane  di un anno, che non avesse nessun difetto, dopo il sacrificio le porte delle loro case dovevano essere segnate con il sangue delle vittime sacrificali e le carni dovevano essere consumate in piedi per essere pronti alla fuga.
Durante la notte l'Angelo di Javè venne tra gli egiziani per sterminare i primogeniti di quel popolo, ma risparmiò i figli di coloro che avevano segnato le porte con il sangue degli agnelli sacrificati.
Quella notte stessa gli stessi egiziani, colpiti dalla tragedia, costrinsero gli ebrei a lasciare l'Egitto, obbligandoli a lasciare il villaggio immediatamente.
Gli ebrei partirono portando con sé la pasta del pane non ancora lievitato perché era mancato il tempo.
Mosé rinnovò e rese sacro il rito del Pesàh , o Pascua , con il significato di passaggio (a ricordo del passaggio dell'Angelo Sterminatore) ricorrente il quattordicesimo giorno del mese di Nisan: l'immolazione dell'agnello e la consumazione di pane azzimo ricordano la fuga frettolosa da un paese ostile verso la Terra Promessa. La celebrazione risale a circa 1500 anni prima della nascita di Cristo.
Con il rito della Cena, Cristo e gli apostoli commemorarono la sacra ricorrenza, infatti storicamente la crocifissione di Cristo coincide con il periodo della Pasqua Ebraica.

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