Un mattino il sole splendeva nel cielo blu e i caldi raggi iniziarono a riscaldare la terra.
C’era un grande albero con le braccia aperte, nudo senza nemmeno una foglia; si era addormentato così e dormiva ancora. Un simpatico raggio di sole giocò un po’ tra i suoi rami, carezzò le rughe del suo tronco, scivolò giù, fin dove i piedi entravano nella terra e gli disse: “Vecchio albero, sveglia! Sono il primo raggio di sole, sono venuto a portarti la primavera!”. Tra un po’ verranno a festeggiarti per l’ossigeno che diffondi, per i fiori colorati, per i tuoi frutti, per le tue verdi foglie!”
L’albero, ancora assonnato, lo osservò e pensò che doveva iniziare a germogliare!”,
Da un buco del tronco, nel sentire il chiacchierio, si affacciò uno scoiattolino. Un piccolo riccio si allungò al sole. Il raggio di sole lo accarezzò tutto con il suo calore e il cuore del riccio cominciò a battere sempre più forte e felice.
Tanti fiori colorati come un arcobaleno stavano sbocciando, nei prati stava rispuntando l’erbetta nuova, gli insetti iniziavano a volare da una corolla all’altra impollinando i fiori e gli uccellini covavano le uova nei nidi nascosti tra i rami.
In breve dai nidi si alzarono i pigolii dei piccoli, mentre tutta la natura sorrideva e il nostro albero germogliava in tutto il suo splendore, pronto per gridare: “Benvenuta primavera!”.
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