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Benvenuti a tutti. Ciao bambini. Sono la maestra Rosaria. Sorpresi? Anche se in ritardo ho mantenuto la promessa ed ora eccomi qua, su questo blog, dove passeremo un po' di tempo insieme. Saluto anche tutti i bambini e le colleghe che non conosco, sperando che vorranno condividere con noi esperienze, emozioni, sentimenti, sensazioni, idee.
Allora pronti? Salite tutti a bordo e ripercorriamo insieme le tappe più significative del nostro percorso.

domenica 29 settembre 2013

Su salpiam... Siam le classi terza A B C D

 
Il mio sogno da scolara è quello di superare tutti gli esami per andare al College insieme alla mia amica Vittoria. Vorrei laurearmi per diventare veterinaria e così poter  guarire tutti gli animali ammalati. So che dovrò studiare molto, ma sono sicura che ci riuscirò perché amo molto gli animali. Per cominciare ho già messo a dieta il cane del nonno.
Alessia C.
 
Io desidero studiare tanto, andare all’università e diventare una brava ingegnere per costruire tante gallerie.
Rossana
 
Il mio sogno da scolara è quello di imparare tante cose e di diventare la più brava della classe in informatica e arte e immagine.
Annachiara
 
Il mio sogno da scolaro è quello di diventare il direttore della mia scuola. Per prima cosa metterei  i distributori di caramelle in tutti i corridoi, poi farei costruire un campo da calcio e uno di basket. Infine in ogni classe metterei un computer  sul banco per ciascun bambino. Per Giuseppe  M. invece  farei portare tanti giochi adatti a lui.
Pasquale
Vorrei che tutti i bambini imparassero bene a leggere, a scrivere, a essere educati e rispettosi verso le maestre e i compagni. Sogno anche di imparare molte lingue per continuare il lavoro di mio padre.
Lucia

 
Io sogno di diventare una brava archeologa per accompagnare i turisti agli Scavi di Pompei.
Milena
 
Io vorrei che la scuola fosse più grande per poter ospitare anche le scuole secondarie di primo e secondo grado.  La palestra dovrebbe avere più attrezzi, all’esterno ci dovrebbe essere un campo da calcio. Le ore dovrebbero essere solo di matematica, ogni bambino dovrebbe avere un tablet. Vorrei che ci fosse una fontanella per bere e che la scuola fosse più vicino a casa mia.
Flavio
 
Il mio sogno è quello di diventare una ballerina professionista, andare al teatro San Carlo di Napoli per studiare danza per diventare famosa e girare il mondo insieme ai grandi ballerini.
Gloria 
Io vorrei diventare un pompiere.
Emmanuel
 
 Io vorrei imparare a disegnare meglio e arrivare in classe quinta sempre con bei voti.
Luigia
 

Io desidero migliorare nella grafia, nella lettura e in tutte le discipline perché fra qualche anno vorrei diventare la più brava della classe. Vorrei lavorare di più con il computer.
Alessia E.
 
Il mio sogno è quello di andare bene a scuola, essere sempre  promossa e restare amica per sempre di tutti, soprattutto di Alessia e Lucia.
Da grande vorrei studiare per diventare veterinaria e imparare lingue straniere.
Vittoria

Il mio sogno da scolara è quello di restare con i mei compagni di classe e apprendere tante cose nuove.

Jessica
 
“Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.”

Fabio Volo
  

sabato 21 settembre 2013

Pronti, partenza, via!

Bambini, pubblico la bellissima storia di Medjo, che ho trovato navigando in rete. In classe mi racconterete le vostre esperienze da “marinaio” e dei vostri desideri o sogni da “scolaro.”
Avanti tutta… allora.
Il figlio del mare
In un paese lontano, sulle rive del grande oceano, i pescatori con le loro barche affrontavano ogni giorno le onde minacciose per pescare un po' di pesce.
Con loro partiva sempre Medjo, un giovane dai capelli rossi, forte e coraggioso che i pescatori avevano soprannominato “Figlio del mare”.
Medjo non aveva una barca sua e il suo sogno più grande era proprio quello di possedere un veloce battello da pesca tutto suo per affrontare da solo il mare aperto. In attesa che questo sogno si avverasse, egli seguiva i pescatori in mare, li aiutava a tirare su le reti cariche di pesci, oppure scompariva tra le onde nuotando sempre più lontano dalla riva.
Quando tornava sulla spiaggia, tutti i bambini del paese gli si facevano intorno per sentire i racconti delle meraviglie nascoste nel mare. «Oggi ho visto una conchiglia grande come la piazza del paese con dentro una perla bianchissima, che si è chiusa appena una squalo si è avvicinato.» disse Medjo.
«E non ti ha mangiato lo squalo ?» chiese un ragazzino.
«No, perché mi sono nascosto in un bosco di alghe insieme a tanti pesciolini colorati» rispose.
«Come mai lo squalo non vi ha visti?» chiese un altro.
«Noi siamo stati più veloci di lui a nasconderci e poi lui si è arrabbiato ed è andato via.» 
 
 
Il giorno dopo ci fu una grande tempesta, le onde erano molto alte e minacciose e le navi furono costrette a fermarsi nel piccolo porto del paese.
Davanti a quelle splendidi navi Medjo pensava: «Se potessi avere un veliero come quello, con le vele bianche come la neve e navigare per l'oceano, sarei l'uomo più felice della terra, vivrei sempre in mare!!!»
Proprio da quel veliero scese il Re per cercare un rifugio per la notte e vedendo quel giovane dai capelli rossi incantato a guardare la sua nave, gli si avvicinò e gli disse:
«Ti piacciono le mie navi vero?»
«Certo, farei qualsiasi cosa per averne una tutta per me.»
«Bene, ti cederò la mia nave, quella più grande con le vele bianche come la neve, se riuscirai a ripescare il mio tesoro che la tempesta ha trascinato sul fondo del mare, proprio lì all'imbocco del porto.»
  
Medjo accettò la prova, raggiunse la punta estrema del porto e si tuffò nel mare in tempesta.
«Non ce la farà mai” pensavano i vecchi pescatori, nessuno sopravvive a una tempesta come questa.»
Tuttavia rimasero lì ad aspettare con una punta di speranza.
I minuti passarono lentissimi.
Medjo intanto aveva raggiunto il fondo del mare; la tempesta agitava le acque cosi forte che riusciva a spostare perfino alcune conchiglie che si erano incastrate sul fondo.
Era buio, non si vedeva niente, l'acqua era torbida e il giovane aveva ancora poca aria nei polmoni, poi avrebbe dovuto risalire in superficie altrimenti sarebbe morto.
Stava per darsi per vinto, quando un grasso delfino che si era adagiato sul fondale, si mosse.
Medjo vide un grosso forziere semiaperto dal quale, con la poca luce che ogni tanto filtrava, splendevano alcuni oggetti d'oro.
Era il tesoro del re. 
 
 
I pescatori sulla spiaggia se ne stavano tornando nelle loro case quando all'improvviso videro qualcosa che stava spuntando dalle onde bianche di schiuma: era Medjo il giovane dai capelli rossi che nuotava verso il porto tenendo stretto a sé il forziere del re.
«E' lui!! Ce l'ha fatta! Ce l'ha fatta!» gridavano i pescatori e i bambini, mentre tutti accorrevano al porto per aiutare il giovane tanto coraggioso a tirare a riva il tesoro del Re.
Il re come promesso, diede al giovane il suo bellissimo veliero.
Adesso anche Medjo, il figlio del mare, aveva una nave e la più bella che avesse mai potuto desiderare.
Avrebbe realizzato così tutti i suoi sogni da marinaio.
Ed ora non ci resta che pubblicare le vostre speranze, i vostri desideri, i vostri sogni. Magari nell'ora di tecnologia-informatica. Che ne pensate?
A tutta forza… allora!!!
 

sabato 14 settembre 2013

Viva la scuola


16 settembre 2013

Ciao bambini. Ci siamo!!!
Mancano pochi giorni ormai per l’inizio dell’anno scolastico. Che sia un anno meraviglioso per tutti, con l’augurio che non smettiate mai di sognare e di desiderare un futuro radioso.

Il mondo ci aspetta.
Puntuali come sempre  alle ore 8.20.